Rubrica di letteratura e
poesia
Se io potrò impedire
ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o allevierò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano!
(Emily Dickinson)
ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o allevierò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano!
(Emily Dickinson)
Le parole di
Emily Dickinson non sono da vedere semplicemente come un inno alla solidarietà,
ma anche e soprattutto come un invito a ricercare il senso del nostro vivere
nelle piccole cose e nei piccoli gesti.
In alcuni
momenti della nostra vita, infatti, è come se vivessimo di attese: aspettiamo
una grande occasione, una grande offerta di lavoro, un grande amore, un grande
cambiamento, qualcosa che dia un senso al nostro vivere e nel frattempo andiamo
avanti per inerzia, considerando i giorni che si susseguono l'uno uguale
all'altro come giorni inutili, come tempo perso. Quello che dovremmo capire,
però, è che non esiste il tempo perso, esiste quello sprecato, perché siamo noi
a decidere come impiegare il nostro tempo e siamo noi a dargli un valore con le
nostre azioni e con la nostra volontà. Non abbiamo bisogno necessariamente di
grosse somme di denaro o di arrivare in qualche parte sperduta del mondo per
aiutare qualcuno e per sentire così di poter essere utili; basta anche soltanto
riuscire a trovare il tempo per chiamare quell'amico in crisi, ad aggiungere un
sorriso quando chiediamo il pane al supermercato, a suonare al vicino di casa
con la scusa del sale che manca per fermarsi a prendere un caffè e condividersi.
Viviamo tanti
di quei momenti in cui ci sentiamo impotenti e inutili perché non abbiamo nulla
di "importante" da fare, ma in realtà sono proprio questi i più
importanti, perché possiamo gestirli come vogliamo e attribuirgli, tramite le
nostre piccole scelte quotidiane, il potere di cambiare la nostra giornata e
anche quella di chi abbiamo vicino. L'umanità non è fatta soltanto di grandi
benefattori, di scienziati e missionari, dell'umanità fa parte anche una
ventiduenne come me, un disoccupato, un vecchietto, l'autista dell'autobus,
persone che probabilmente non cambieranno mai il mondo ma che, tramite i
piccoli gesti, le parole semplici e le piccole attenzioni, lo renderanno
sicuramente un posto migliore.
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