giovedì 12 marzo 2020

CORONAVIRUS E AMORE


RUBRICA DI ATTUALITÀ


"Pensare fuori dalle Righe"






In questi giorni così complicati, pieni di incertezze, dubbi e paure, la tentazione più grande è quella di vedere buio dappertutto. Diventa un’opera di vitale importanza, dunque, puntare gli occhi sulla luce, sul bello e sul buono che questo corona virus sta manifestando.

Chiederete: come puoi dire che questa pandemia sta manifestando del bello? Sei pazzo. Forse, ma i pazzi a volte intuiscono ciò che i sani non vedono.
Pensateci un po’. Certo questo è un tempo in cui un po’ tutti giochiamo al “si salvi chi può” e ciò dimostra quanto siamo attaccati alla nostra vita, che ci piace vivere, che vogliamo vivere nonostante i piccoli o grandi problemi che la nostra quotidianità ha; quella quotidianità che tanto forse abbiamo disprezzato fino a ieri.
Ma è vero anche che … ci sono persone che, mettendo a loro rischio la propria vita, in queste ore stanno lavorando per il bene del paese, di gente, cioè, che nemmeno conoscono: 

a)         i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, i camionisti che provvedono al rifornimento alimentare del paese.
b)        Ci sono persone che, pur di non infettare i loro cari, sono rimasti lontani da casa, dagli affetti e vivono questa quaresima, diventata quarantena, nella solitudine, nel silenzio.
c)         Ci sono altre persone che per vedere guariti i propri amici o parenti chissà cosa si stanno inventando. Magari semplicemente soffrono e pregano in silenzio Dio, chiedendo di morire loro piuttosto che un proprio figlio, un genitore, un amico, un fidanzato o una moglie.

Quest’altro dato, invece, ci sta ricordando che la cosa più importante non è vivere per se stessi, ma per gli altri. Ci ricorda un dato fondamentale: che ogni uomo è fatto per amare. Ognuno di noi in queste ore sta sperimentando la bellezza e la durezza dell’esperienza dell’amore che è radicato dentro di noi: morirei io piuttosto che veder morire questa o quella persona.

Allora mi domando: È davvero una Quaresima diventata Quarantena o una Quarantena che ci fa entrare sul serio nella Quaresima? 

La Quaresima prepara la Pasqua e ditemi: cos’è la Pasqua se non questo bellissimo sacrificio di amore di uno, Dio, che pur di non vedere morti i suoi figli, preferisce morire egli stesso?

Oh … possiamo star sicuri che Dio non manda pandemie per punizione di questo o quell’altro peccato, ma certamente anche in questo momento parla ai nostri cuori; anche oggi, anche attraverso questa situazione impensabile fino a poche settimane fa, ha una Pasqua da farci fare. 

Che non sia proprio la riscoperta della semplicità dell’amore troppo spesso oggi anestetizzata da social, chat, sport, ristoranti, centri di bellezza, palestre, centri commerciali? Oggi tutte queste cose ci sono state tolte e, invece, si è riattivato il senso di protezione verso le persone che amiamo; il senso di quelle piccole cose che ogni giorno diamo per scontate.

Oggi sei costretto a stare con tua moglie/marito, che solitamente tratti con superficialità; con i tuoi figli che generalmente vedi poche mezz’ore a settimana per via del lavoro; con te stesso, con le tue paure, con le tue bellezze. Non ci sono più pizze, aperitivi, gite chissà dove … certo torneranno – lo speriamo – ma quando tornerà la normalità il tuo cuore avrà fatto Pasqua (Passaggio)? Sarà cioè passato da un cuore pre-pandemico anestetizzato ad un cuore post-pandemico rivitalizzato?

Avrai ascoltato in queste ore drammatiche una parola di vita che il Redentore non si stanca mai di ripetere: Lazzaro, vieni fuori. Sì, questo è il momento benedetto in cui Dio, riportandoci nell’intimità delle nostre case, ci chiama fuori dalla freddezza dei nostri sepolcri. Facciamo Pasqua. Sarà bellissimo!


Don Giuseppe Fazio
gfazio92@gmail.com






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