mercoledì 21 aprile 2021

OCCHIO E MALOCCHIO: VERITÀ O SUPERSTIZIONE?

  



 

È un argomento di cui si parla poco e male. C’è chi liquida la questione semplicemente dicendo che si tratti di superstizioni, retaggi medievali e chi, invece, vede il male ovunque.

 

Eppure, nonostante la nostra tecnologia, il grado di cultura media elevato, l’ateismo e l’anticlericalismo pare che la consultazione di maghi, fattucchieri, medium e cartomanti sia in costante aumento. La motivazione è sempre la stessa: “Mi hanno fatto qualcosa … non è possibile che mi vada sempre tutto storto”. 

 

Vale la pena precisare che spesso molte parabole esistenziali siano costellate da fallimenti perché prive di discernimento, attaccate al superficiale e con ideali bassi e in partenza orientati a grandi sofferenze. In questo caso, al più, si potrebbe parlare di azione ordinaria del demonio, ma non certo di maledizioni, possessioni o roba del genere che comunque rimane abbastanza rara.

 

Fatta questa premessa, dunque, vorrei esporre qualche riflessione dovuta alle ricorrenti domande che mi sono state poste nelle ultime settimane. Mi è sembrato, infatti, che ci sia tanta colpevole ignoranza (e la colpa è di noi preti). 

 

Contrariamente a quanto affermato, è possibile che realmente qualcuno possa patire un’influenza maligna straordinaria. Il male esiste. C’è poco da fare. Se togliamo il demonio dai vangeli, togliamo una buona parte di tutto l’insegnamento di Gesù. Nel nostro cuore esiste una radice di male che spesso noi stessi non riusciamo a spiegarci e che chiamiamo “tentazione” dicendo, quindi, che c’è una forza esteriore che agisce sulle nostre intenzioni. Possono verificarsi della situazioni in cui le forze esercitate sulla nostra vita superino l’ordinarietà per cui si parla di opera “straordinaria del demonio”. Roba che viene tecnicamente chiamata possessione, ossessione, vessazione o infestazione (sono fenomeni distinti che qui non abbiamo lo spazio di trattare approfonditamente).

 

Dinanzi a questa esperienza quali sono le soluzioni più praticate?

 

1.     Lo sfascino, l’occhiatura: molti, soprattutto nel sud Italia, si rivolgono alla nonna, alla zia, all’anziana del paese per farsi togliere il “malocchio”. La sorpresa? Funziona. Si sentono tanti dire: “Mi faceva male la testa e mi è passato”.

 

2.     I maghi: fa impressione sapere quanti maghi esistano nel proprio territorio. Capace che a breve avremo più maghi che preti. È, infatti, una professione che frutta fior di quattrini. Molta gente custodisce in casa ampolline, pietre di sale, sacchetti ripieni, forse a loro insaputa, di ossa di morti, sale e chissà quale altro intruglio. Tanti altri su consiglio di questi maghi assumono gocce o pasticche presentate come medicinali fuori dal commercio e altro ancora. Anche in questi casi spesso si dice: “Il problema me l’ha risolto. E conosceva in anticipo la mia situazione”. 

 

In entrambi i casi la questione può avere una duplice lettura:

 

1.     Avere a che fare con un impostore: uno che fa queste cose per soldi. Quindi l’unico rischio che corri è quello di essere frodato. Tutti quanti ricorderanno il processo alla famosa Wanna Marchi.

 

2.     In tanti altri casi, invece, potresti incappare in un operatore dell’occulto. Non bisogna, però, correre. Soprattutto nei nostri paesi molti anziani praticano questi riti per “ignoranza”. Da piccoli sono stati abituati a pensare che queste cose siano pratiche di preghiere. In effetti formalmente molti riti contro il malocchio prevedono la recita di preghiere (ave maria, padre nostro, etc …). E allora? Beh ... il problema è che se fossero semplici preghiere non ci sarebbe bisogno di persone speciali che abbiano imparato queste preghiere nel segreto, in una notte specifica (spesso la notte di natale o dei morti) e che non possa rivelare queste formule, pena la perdita del potere. Le cose di Dio sono sempre pubbliche. Certo si può dare il caso in cui solo alcuni siano autorizzati a compiere determinati riti (vedi la confessione o la celebrazione eucaristica), ma il rito è sempre pubblico e ben accessibile a tutti.                                     
Potresti domandarmi: sì, ma perché funzionano? Proverò a rispondere a questa ipotetica obiezione con un esempio. Se hai mal di stomaco perché hai un principio di tumore e prendi un antidolorifico all’inizio il dolore viene eliminato, ma il male ti rimane dentro. Chiedere ad un operatore dell’occulto di togliere il male è come prendere l’anestesia. Non si chiede al maligno di risolvere i problemi che lui stesso va causando. Dietro molti di questi personaggi, infatti, si trovano sette sataniche, riti satanici compiuti con sangue mestruato, ossa di morti e altre schifezze di vario genere.

 

E allora … ci sono altri rimedi?

 

Certamente! Noi abbiamo un’infinità di rimedi: la preghiera, le benedizioni (molte le possono dare anche i laici), la partecipazione attiva ai sacramenti. Tutte queste cose, come ricordano tanti esorcisti, sono i più efficaci rimedi contro il male perché chi rimane attaccato a Dio non può subire alcun male spirituale.

 

Prima di concludere queste battute vorrei dare un ultimo consiglio: se ti sei rivolto a maghi, fattucchieri, indovini o roba del genere e sei credente, vai da un prete. Consegna a lui tutto il materiale che hai ricevuto perché lo distrugga nel modo opportuno. Chiedi di fare una buona confessione e ascolta i suoi consigli. 

 

Alcuni, purtroppo, riferiscono: “sono stato dal mio parroco, ma mi ha liquidato superficialmente”. In questo caso sei autorizzato ad andare da un altro sacerdote. È vero, infatti, che molti casi segnalati in effetti sono semplicemente fissazioni, problemi psichici e che quindi richiedono l’intervento di un medico, ma l’ascolto serio, attento e misericordioso non si deve negare a nessuno.

 

Un’ultima nota vale precisare in conclusione: il male non è mai più grande del bene e per questo non bisogna fissarsi, come molti purtroppo fanno trattando la religione come una magia, un amuleto o un portafortuna. Non ci si attacca al bene, quindi a Dio, per paura del male. 

 

 

 

Don Giuseppe Fazio

gfazio92@gmail.com











 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento